Open dialogues: Roberta Bertazzini

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Libero arbitrio

Roberta Bertazzini, artista visiva con una predilezione per le opere a carattere installativo, realizza opere polimateriche che si articolano nello spazio e che si prestano a più interpretazioni. Fondamentale è il rapporto tra struttura e concetto, espressione e forma. Aspetti che, nella maggior parte dei casi, dialogano con il fruitore. In questo modo lo spettatore acquisisce un ruolo di rilievo all’interno del processo creativo, pur restando anonimo. Continua a leggere

Elisa Zadi/ L’atto pittorico come ricerca di verità e bellezza

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Bruciare illusioni, PicNic (2023)

Il ritratto, e l’autoritratto, sono le forme con cui l’artista Elisa Zadi indaga il legame fra uomo e natura. Una ricerca che spazia dalla pittura all’installazione, dalla performance fino alla poesia, e che per mezzo di un percorso intimo e introspettivo si sofferma su questioni legate alla femminilità, all’identità, e alla conoscenza. Nelle sue opere la figura umana si staglia in tutta la sua schietta e raffinata frontalità, dando vita a una narrazione non solo pittorica, ma sopratutto antropologica ed esistenziale. Emerge così un atto creativo spontaneo e suggestivo, spesso rappresentato attraverso l’idea frammentata dei polittici, dove le immagini sembrano avvalersi di una connotazione simbolica per riflettere sulla complessità e fugacità della realtà quotidiana e delle relazioni umane. Continua a leggere

Open dialogues: Cristina Barbieri

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Cristina Barbieri è un’artista visiva nata a Reggio Emilia, città nella quale si diploma come Maestro d’Arte nella sezione”Oreficeria-Metalli”, e dove consegue una specializzazione in Scultura in Marmo. A partire dal 2022 comincia a interessarsi alla bioarte e alla biodiversità. Questa passione la porta a intraprendere un’indagine verso la micologia, tematica oggi centrale della sua ricerca e della sua poetica artistica.

 

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Who’s next?… Franz Sedlaceck

a cura di Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

La biblioteca, 1939

Qual’è il colmo per un visionario della calamità come io sono stato definito? Morire? O peggio ancora sparire misteriosamente in una delle campagne militari condotte durante quella che, per l’appunto, è stata una fra le più cruente calamità della storia dell’uomo, la Seconda guerra mondiale? Ma andiamo con ordine. Il mio nome è Franz Sedlacek e, a torto o ragione, sono stato uno dei principali artisti austriaci attivi tra le due guerre mondiali.
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Quando l’arte riscatta la vita/Donatella Ferrini e il suo romanzo Sulle Gambe

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Affermava Susan Sontag nel suo saggio Sulla fotografia (1977): “Nessuno ha mai scoperto la bruttezza tramite le fotografie. Ma molti, tramite le fotografie, hanno scoperto la bellezza”. In effetti l’arte-fatto fotografico spesso ci invita non solo a riflettere, ma soprattutto a intravedere una potenza nell’immagine visiva capace di suscitare in noi reazioni emotive profonde. Come se, improvvisamente, attraverso quello scatto, il nostro sguardo fosse in grado di vedere qualcosa che va al di là della consuetudine, spingendoci oltre. E’ quello che succede nel libro “Sulle gambe” di Donatella Ferrini, attualmente in pre-ordine su bookabook in una campagna di crowdfunding con l’obiettivo della pubblicazione, nel quale il suo giovane protagonista modifica l’approccio doloroso alle vicissitudini della sua vita proprio dopo aver osservato una fotografia. Parliamone con la scrittrice. Continua a leggere