Franco Nicolosi/ La scultura è un corpo immateriale

intervista a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Riflessioni di Superficie, 2002

Le opere dell’artista Franco Nicolosi nascono da una profonda riflessione intimista. Una sorta di continua interconnessione sensoriale con la materia che si traduce in processo creativo inaspettato, seppur meditativo. Una pratica esperienziale, caratterizzata da forme dai tratti inconfondibili, sinuosi e ritmati. Forme che sembrano sospese tra passato e presente, ma che si aprono a un dialogo costante e duraturo. Ecco allora vasi e disegni realizzati con materiali diversi, fra cui l’argilla, la grafite, il legno o la ceramica. E, sebbene ogni opera segua un percorso specifico diverso, tutte alla fine si intrecciano nuovamente, innescando riflessioni su concetti come la doppiezza, il simbolismo, la consapevolezza e la trasformazione Continua a leggere

Daniela Daz Moretti/Un’arte di confine tra nostalgia e nuove identità

intervista a cura di Carole Dazzi e Romina Ciulli

Liminale

Daniela Daz Moretti, scultrice, pittrice, è un’artista multiforme le cui opere plasmano un personale viaggio esistenziale, rendendo manifesto il suo lato più profondo e intimo. È soprattutto attraverso la modellazione della ceramica, suo medium di elezione, che Daz ci accompagna lungo questo percorso di formazione, attraversando tematiche quali l’infanzia e l’età adulta, il significato esistenziale della memoria, il confine allegorico tra mondo interiore e realtà esterna. Continua a leggere

Open dialogues: IroPeinto

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Etere

IroPeinto, nome in arte di Veronica Larotonda, è un’artista visiva che lavora utilizzando diversi linguaggi pittorici, come la pittura sull’acqua, la tecnica Ebrù e l’olio connesso ai metalli. Il focus del suo lavoro è incentrato sulla forma, che diviene qualcosa di incomprensibile e inafferrabile, a tratti sfuggente. Fondamentale inoltre è il rapporto con il sogno, che si rivela un terreno di indagine in correlazione con l’inconscio. Attualmente vive e lavora a Milano. Continua a leggere

Who’s next?… Maria Blanchard

a cura di Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

Donna con ventaglio

Il mio nome è María Gutiérrez-Cueto y Blanchard, ma potete chiamarmi semplicemente Maria Blanchard e, sebbene per i più sia una misconosciuta, grazie al mio talento sono stata una delle protagoniste delle avanguardie.

Sono nata il 6 marzo 1881 a Santander, nel nord della Spagna e la mia è stata un’infanzia dolorosa, nel corpo e nello spirito. Infatti sono venuta al mondo con una malformazione della spina dorsale che mi ha costretto sin da bambina a camminare con un bastone, cosa che fra i miei compagni di scuola mi è valso il soprannome poco lusinghiero di bruja, cioè strega. Continua a leggere

Alessandra Baldoni/La parola è la scintilla che accende ogni immagine

intervista a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Salva con nome, “Cade pioggia di stelle. Fugge il tempo nelle rose” (Antonia Pozzi)

Le opere della scrittrice e fotografa Alessandra Baldoni si caratterizzano per un senso di unicità e di inquieto disincanto, reso attraverso un approccio intimo e personale. Le sue immagini ci parlano di tematiche legate alla memoria, alla consapevolezza, ai sentimenti, e sono dei veri e propri racconti dell’anima, fatti di legami che si intrecciano ed emozioni che si svelano. Partendo da un contesto concettuale fatto di parole, l’artista infatti fa emergere un flusso potente e struggente di foto-storie, nelle quali ognuno può riconoscersi, ognuno può sentire il proprio vissuto e la propria essenza. E’ l’arte del raccontare, del creare universi dove tutto permane e non smette di riecheggiare. Continua a leggere